Industria 4.0: l’importanza di scegliere il giusto partner

Benefici fiscali ma non solo. Scegliere un macchinario 4.0 significa poter disporre di un importante strumento di analisi in grado di migliorare l’efficienza dei processi aziendali. Ma attenzione alle certificazioni e al partner a cui decidiamo di affidarci.
Il piano di transizione 4.0, presentato in Italia nel 2017, ha tracciato la strada che le aziende devono percorrere per ottenere i benefici del modello di industria 4.0. Benefici che possono essere ricondotti a due tipologie: fiscali e produttivi. Dal punto di vista fiscale, si può godere di un credito d’imposta che per tutti gli acquisti effettuati entro il 2021 sarà del 50% (fino a 2,5 milioni di euro del valore dell’intero bene) e che andrà a ridursi fino al 40% nel 2022. Per quanto concerne l’aspetto produttivo, scegliere un macchinario 4.0 significa poter disporre di uno strumento di analisi in grado di aiutare l’azienda a prendere decisioni in modo razionale, migliorando di conseguenza la performance e l’efficienza dei processi.
Come si ottiene la 4.0?
Innanzitutto occorre acquistare un bene strumentale che, come specificato nel documento Allegato A (art.9 Legge 232/16), fa riferimento a “…macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione…”. Tra i requisiti che analizzeremo più avanti ci sono quelli dell’interconnessione e integrazione automatizzata al gestionale aziendale, che in realtà può essere bypassata rendendo il bene semiautomatico o automatico, a patto che la macchina riceva dati relativi al compito da svolgere da un sistema centrale remoto. Questo fornisce la possibilità a tutti di usufruire dei benefici della 4.0 anche a coloro che sono sprovvisti di gestionale aziendale, sia che si tratti di una acquisto che di un noleggio.
Quali sono i requisiti tecnici?
Per usufruire delle agevolazioni fiscali previste dall’industria 4.0, il bene in analisi deve obbligatoriamente avere tutte le seguenti 5 caratteristiche:
- 01. Controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller);
- 02. Interconnessione ai sistemi informativi di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;
- 03. Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo, assicurata dalla possibilità di controllare alcune funzioni di spostamento dei carrelli elevatori;
- 04. Interfaccia tra uomo e macchina semplici ed intuitive;
- 05. Rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.
Inoltre il bene oggetto di acquisto o noleggio deve essere dotato di almeno due tra le seguenti ulteriori caratteristiche per renderlo assimilabile o integrabile a sistemi cyberfisici:
- U1. Sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
- U2.Monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo;
- U3. Caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione.
Chi deve produrre la certificazione di conformità ai requisiti dell’industria 4.0?
Anche se al di sotto dei 300.000 € è possibile produrre un’autocertificazione, questa opzione è totalmente sconsigliata in quanto molto spesso non è corretta e sprovvista dell’analisi tecnica richiesta per legge. Ricordiamo inoltre che alcune caratteristiche obbligatorie citate precedentemente sono di esclusiva pertinenza della macchina e devono essere quindi garantite dal produttore; altre sono a carico oltre che del produttore anche dell’azienda utilizzatrice. Per questo motivo è consigliabile affidarsi ad un partner che abbia provveduto a certificare, per quanto di competenza, le proprie macchine attraverso una perizia giurata di un ente esterno autorizzato. Questo è il caso di OMG che è in grado di fornire alle aziende utilizzatrici dei propri carrelli una certificazione che attesta come le proprie macchine soddisfino i requisiti indicati al punto 01,04,05 e U2 nonchè la predisposizione per i requisiti 02,03 e U1, la cui certificazione tuttavia rimane a carico dell’utilizzatore finale in quanto tali requisiti dipendono dall’ambiente produttivo in cui i beni vengono installati.
In sintesi OMG, a differenza di altri produttori, facilita notevolmente il processo di attestazione e perizia tecnica necessaria alla fruizione del bene connesso alle agevolazioni fiscali dell’industria 4.0.